Tecniche di allevamento
Le manze e gli animali da rimonta nel Ioro insieme, rappresentano categorie di animali alle quali non sempre viene dedicata |'attenzione e Ia cura necessarie nell’ambito dell'allevamento delle bovine da latte. Negli ultimi anni e stato dimostrato da diversi autori che esiste un effetto diretto della eta delle manze al primo parto e Ia quantita di latte prodotto nella ‘Ia lattazione. In particolare, Ia produzione di latte tende ad aumentare con |'anticipazione della eta al primo parto. E' stato dimostrato inoltre che la quantita di latte prodotto nella prima lattazione e influenzata anche dalla velocita di crescita delle vitelle nella fase neonatale ovvero nel periodo precedente lo svezzamento.
E' stato calcolato che il Iivello di accrescimento in questo periodo puo influenzare fino ad un 20% la produzione in prima lattazione. Da un punto di vista scientifico, questo effetto e spiegato dal fatto che durante il periodo neonatale si completa Io sviluppo degli abbozzi della ghiandola mammaria, per cui carenze alimentari in questa fase possono compromettere la crescita del tessuto mammario e quindi la futura attivita produttiva della mammella stessa e Ia capacita lattifera del Soggetto. Anticipare ragionevolmente |'eta al primo parto e nutrire correttamente Ie vitelle rappresentano quindi importanti presuppostiper massimizzare la produttivita futura degli animali da rimonta e dovrebbero essere fra i principali obiettivi de||'a||evatore nella gestione di vitelle e manze da rimonta. Evidentemente tali scelte hanno una incidenza sulla economia aziendale sull'economia aziendale, percui diventa di fondamentale importanza calcolare quanto costa allevare una manza nel territorio di produzione del Parmigiano Reggiano. Per dare una risposta a tale quesito la Copal (Cooperativa Parmense Allevatori), in collaborazione con |'Unita di Produzioni Animali del Dipartimento di Scienze degli Alimenti deII’Universita degli Studi di Parma ha scelto di osservare e studiare, per un periodo di circa 6 mesi, 13 aziende dislocate sul territorio parmense. Presso tali aziende e stato effettuato un monitoraggio volto a determinare i costi di produzione attraverso la quantificazione delle risorse tecniche e lavorative dedicate agli animali da rimonta. Le voci di spesa considerate a tale scopo sono state I'alimentazione, i lettimi, Ia manodopera, Ie quote di energia, carburanti e attrezzatura impiegate per gli animali da rimonta, i medicinali, le visite veterinarie, il seme utilizzato per ingravidare Ie manze ed i costi di inefficienza (cioe Ie perdite causate dal mancato raggiungimento della la lattazione negli animali riformati prima del primo parto). La somma di tutte queste spese ha permesso di calcolare quanto costa allevare una manza, ovvero il costo di sostituzione.Le aziende monitorate sono risultate differenti sotto diversi punti di vista. Relativamente alla alimentazione delle vitelle, n. 5 aziende utilizzavano solo latte ricostituito, n. 5 destinavano latte di stalla ai vitelli e n.3 utilizzavano entrambi itipi di latte in diversi momenti anche in relazione alle disponibilita aziendali. Nella fase successiva allo svezzamento Ia maggior parte delle aziende (77%) alimentava Ie manzette con la razione unifeed specifica mentre Ie altre (23%) adottavano un razionamento a base di foraggi somministrati ad libitum e mangimi a dosaggi e composizione variabili. Tali differenze hanno influenzato il raggiungimento dell'eta al primo parto, che nel campione delle n.13 aziende avveniva in media a 26 mesi (oscillando tra i 23e i 30 mesi), e quindi anche sulla quantita di animali da rimonta presenti in azienda che espressa in proporzione sul totale della mandria, e risultata pari mediamente al 47%. Altro dato molto importante per poter descrivere le aziende e ovviamente il Ioro Iivello produttivo. La quantita di latte prodotto permette di calcolare quello che viene definito come costo di mantenimento delle dimensioni della mandria; quest'u|timo parametro esprime quanto |'a||evamento della rimonta incida sul ricavo della vendita del latte. Il costo di sostituzione medio calcolato neI|'ambito del campione di aziende studiato e risultato pari a 2541€ per animale. Se si considera Ia produttivita media delle mandrie monitorate, tale costo incide per circa 11€ su ogni quintale di latte prodotto in stalla. La voce di spesa principale e rappresentata dalla alimentazione e successivamente dalla manodopera e dai lettimi (fig 1).
Tuttavia, per I'allevatore, ragionare in termini "medi" puo non essere indicativo della correttezza delle scelte effettuate o da effettuare. Infatti l’obbiettivo di un allevatore dovrebbe essere, se non l’eccellenza, almeno la massimizzazione dei profitti, per cui é forse piu utile guardare alle situazioni piu virtuose come esempi da seguire. Nel caso specifico dell'allevamento degli animali da rimonta, la massimizzazione dei risultati coincide con l'ottenimento di buoni accrescimenti dei giovani animali che consentano una anticipazione della fecondazione e del primo parto al minor costo possibile.
Se si osserva lo schema 1, risulta evidente come fare riferimento ai valori medi non consenta di massimizzare i risultati economici e produttivi deI|'allevamento da rimonta. Se si considera che nell'anno 2012 il valore commerciale di una manza gravida era di circa 2400€, delle 13 aziende monitorate solo 3 hanno avuto un vero vantaggio economico nell'allevare le manze, in quanto nelle medesime il costo di sostituzione era iriferiore al valore di mercato degli animali. Negli altri casi, |'allevamento delle manze da rimonta risulta economicamente svantaggioso.Nel dettaglio, le 3 migliori aziende osservate sono risultate virtuose sia per il contenimento dei costi (costo di sostituzione paria a 2128€; costo di mantenimento delle dimensioni della mandria paria circa 7€) sia per la ridotta eta al primo parto che si e attestata intorno al 24" mese. Sulla base dei dati raccolti sembra possibile attribuire le differenze riscontrate fra le aziende virtuose ele altre ad alcuni fattori in particolare. L'uso combinato del latte di stalla e di quello ricostituito per |’alimentazione delle vitelle permette un margine di risparmio abbastanza ampio; le aziende che fanno tale scelta hanno risparmiato circa 200€/capo (fig 2).
II risparmio e dovuto al fatto che scegliendo di alimentare Ie vitelle con il solo latte di stalla comporta una diminuzione del latte venduto quando il solo latte non destinabile alla caseificazione non e sufficiente per coprire il fabbisogno del gruppo delle vitelle; d’altra parte, l’impiego del solo latte ricostituito diviene sconveniente nei momenti in cui in azienda abbonda il latte non caseificabile. Nel periodo post svezzamento, l'alimentazione con Ia tecnica unifeed ha comportato invece un risparmio di circa 100€/capo (fig. 3)
nel campione di aziende studiato. La gestione familiare delle vitelle e delle manze comporta una maggiore attenzione per i soggetti con vantaggio di ordine sanitario e di performances (fig. 4)
In conclusione, e certamente importante ed economicamente vantaggioso far partorire precocemente Ie manze in quanto si riduce il numero di animali presenti in azienda, si riducono i costi di mantenimento delle dimensioni della mandria, si ottengono maggiori quantita di latte nella la Iattazione e si riducono anche le altre voci di spesa relative all'allevamento delle manze. Lo studio eftettuato ha messo in evidenza che nel territorio Parmense vi sono ampi margini di miglioramento, a partire dall'eta media del primo parto che puo essere ridotta al di sotto del dato odierno attraverso un controllo piu stretto deII'accrescimento delle vitelle a partire dalla fase neonatale e una oculata scelta delle tecniche alimentari adottate. II razionale impiego degli alimenti a disposizione e della manodopera permettono inoltre una riduzione del costi con una massimizzaziohe del profitto.
La bibliografia e disponibile su richiesta presso gli autori.
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